Un’etica
familiare e sociale
Analisi e
riflessioni
San Gavino – Aula
Magna Istituto Comprensivo. Marzo 2015
Ore 09.30
Ha introdotto: Gianni Aresu – Docente ICS San Gavino Monreale
Con la presentazione del convegno “Un’etica familiare e sociale” e in
particolare al rapporto tra scuola e famiglia, il docente Gianni Aresu da il
benvenuto ai relatori e alla platea. Percorre le varie fasi degli interventi e
le tematiche assegnate a ciascun relatore.
Regalo graditissimo per gli ospiti è stato il calendario interreligioso
realizzato dai ragazzi della seconda B della Secondaria di 1° grado insieme al
professore Pierpaolo Saba. Il calendario include le religioni cristiane,
musulmane ed ebraiche con fini culturali,
di amore e rispetto verso ogni uomo, di sensibilizzazione al dialogo e all’accoglienza,
ma anche pratici, dato che tali informazioni possono essere utili per scuole,
ospedali, e ovunque sia presente un’utenza di differenti religioni e professionalità.
I colori differenti dei caratteri poi evidenziano le tradizioni e le feste
religiose. Se il primo gennaio, per la Chiesa romana, è la solennità della
Madre di Dio, il 3 gennaio per l’Islam si celebra il Mawlid Al-Nabi, la nascita
del profeta Maometto.
Saluti
Susanna Onnis - Dirigente Scolastico Istituto
Comprensivo San Gavino-Sardara
Prende la parola la dirigente scolastica Susanna Onnis che saluta i
genitori presenti, gli alunni delle classi seconde e terze, i componenti del
Consiglio d’Istituto, i sacerdoti delle due parrocchie, il comitato scolastico
dei genitori di Sardara, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di San
Gavino. La Dirigente ricorda che il
principio del fare, del partecipare, dell’interagire, dello scoprire,
dell’imparare divertendosi, sono gli ingredienti base del nostro operato e
rivolgendosi ai ragazzi li fa riflettere sul fatto che prima di tutto: “cari
ragazzi siete persone e come tali
vi consideriamo, siete alunni a scuola, figli a casa, nipoti con gli zii e i
nonni, ma il nostro obiettivo resta quello di considerarvi persone anche se assumete
diversi connotati in tante situazioni. Il delicato compito della scuola è
quello di contribuire a costruire la personalità di ogni studente e dobbiamo
saper costruire in ciascuno la capacità di saper riconoscere il valore delle
conoscenze e, soprattutto, la capacità di giudizio”.
Dott. Carlo Tomasi -
Sindaco di San Gavino
Segue l’intervento del sindaco Dott.
Carlo Tomasi che esprime le sue emozioni nello stare nell’Aula Magna
dell’Istituto Comprensivo, luogo importante per il percorso politico dell’attuale
Amministrazione Comunale. Qui, ricorda, si è inaugurato il 10 giugno 2014 il primo Consiglio Comunale che guida. Dott. Tomasi cita il suo amore per
la scuola, dove si è formato e dove si educano e si incontrano i nostri futuri cittadini. La scuola,
prosegue, è il luogo dove si uniscono tutte le comunità: quella politica,
religiosa, quella delle forze dell’ordine e quella scolastica. Il tema del
convegno ci fa pensare all’etica che è la disciplina con cui ci insegnano le
regole e si occupa di considerare e valutare l'insieme degli atti che
costituiscono la condotta (l'agire) dell'individuo. Con la morale invece
trattiamo l'insieme delle consuetudini sociali legate ad una certa tradizione
culturale o gruppo sociale o individuo particolare e riguarda proprio come ci
comportiamo.
Ricorda a tutti che è compito anche della politica combattere le devianze
che violano le norme di una collettività e che incidono tanto sul disagio
sociale ed economico. Per questo motivo sono state inserite molte azioni nei
programmi dell’Amministrazione attuale per prevenire o riportare alla norma i
comportamenti devianti. Non bisogna mai abbassare la guardia e tutte le forze
sociali devono collaborare per il benessere della propria comunità.
Mons.
Giovanni Dettori
- Vescovo della Diocesi di Ales-Terralba
Anche Monsignor Dettori mette l’accento sull’importante ruolo della scuola
nel fornire formazione ed educazione. Se si vuole valorizzare la relazione tra
scuola e famiglia non significa soltanto saper relazionarsi con il proprio
ambiente di vita, ma anche partecipare alla costruzione comune del mondo
futuro. Per fare ciò abbiamo bisogno di istruzione ed educazione, di volontà, di
conoscenze sul mondo e delle relative competenze.
E’ necessario
creare una scuola inclusiva, accogliente per tutti e capace di
offrire a ciascuno ciò di cui ha bisogno perché solamente quando un
alunno si sente riconosciuto e accolto nella sua individualità può
sviluppare un’immagine di sé positiva e un’autostima che gli
consentono di crescere e di apprendere.
Ore 10.00
Sono intervenuti
Sivilli Vito – Maggiore Guardia di
Finanza – Cagliari
Il valore della legalità per diventare grandi
Proseguono gli interventi e parte proprio
dal Maggiore della Guardia di Finanza di Cagliari - Sivilli Vito – la
riflessione sul concetto che la legalità fa bene a tutti e conviene sempre.
Tutti abbiamo l’obbligo di educarci alla legalità, di informarci e di
combattere gli evasori, i falsi invalidi, i truffatori, i riciclatori di denaro
sporco e trafficanti di merce contraffatta. In particolare quando si è grandi
si sbaglia perché si cercano i guadagni facili e si paga l’errore commesso con la
confisca dei beni sottratti ingiustamente alla comunità. Attualmente i “furbi”
danneggiano la società e i soldi servono per il bene comune: ospedali, scuole,
servizi in genere, pensioni ecc. Tutti dobbiamo contribuire a stanare gli
evasori nel nostro piccolo.
Il Maggiore Sivilli proietta filmati sul tema della
legalità, fa sorridere il pubblico con la sequenza del film “La banda degli
onesti” di Totò e Peppino alle prese con la stamperia clandestina delle banconote
contraffatte. Proietta i monologhi del comico
Brignani contro gli evasori fiscali, soprattutto totali giudicandoli ladri e assassini. Con
la cifra che manca annualmente nelle casse italiane, potremmo benissimo migliorare servizi
quali la sanità, importantissima per uno stato in salute, in tutti i sensi: da
qui la definizione di “evasori assassini” che il comico non si tira
indietro ad usare. “Con le tasse che non pagate, chissà, avremmo
potuto salvare qualche malato in più”. Il Maggiore cita anche esempi di
personaggi dello sport e dello spettacolo che cambiano residenza all’estero per
non pagare le tasse in Italia, ma trattandosi de residenza “finta”, si finisce
con la condanna a pagare multe salatissime.
Gli evasori si annidano dappertutto
e occorre osservare anche gli scontrini fiscali in modo più attento per distinguerli
da quelli falsi. Per non parlare delle spese pazze dei politici, della
falsificazione dei prodotti contraffatti che sono pericolosi e dannosi alla
salute e sfruttano spesso il lavoro minorile, creando danno alle aziende
oneste. Chiede infine ai ragazzi di spendere qualche euro in più per vivere con
più sicurezza.
Strategie
di intervento sulle devianze. Difficoltà nella comunicazione tra adulti e
adolescenti.
Successivamente il Dirigente Comunità
Terapeutica “San Michele” Giuseppe
Dilernia evidenzia che i ragazzi hanno giù discusso in classe su problematiche giovanili
e familiari tutto l’anno. Si sono affrontati argomenti riguardanti il disagio,
devianza e dipendenze attuali. L’obiettivo è stato quello di essere consapevoli
dei pericoli che si incontrano con l’uso delle sostanze stupefacenti, delle
pillole miracolose per dimagrire o degli integratori falsi per ottenere in poco
tempo un fisico muscoloso e perfetto. Si è parlato persino delle dipendenze in
genere, comprese quelle legate all’uso scorretto di Internet, delle chat, dei
social network. Internet è come una strada che percorriamo e troviamo tante
vetrine, ma spesso non siamo consapevoli dei rischi a cui stiamo andando
incontro e non sappiamo chi sta dall’altra parte. Ecco perché è importante che
il surfing on Internet avvenga insieme ai genitori e agli educatori. Tutti
abbiamo il compito di salvaguardare il contesto in cui viviamo: scuola,
famiglia, gruppo sportivo, parrocchia. Insieme, con il dialogo tra adulti e
adolescenti, possiamo confrontarci e aiutarci vicendevolmente nel cammino della
vita.
Barbara Pinna – Docente religione – Liceo-Pedagogico
E. Lussu
Maria: una mamma. Il dialogo tra Gesù e
Maria.
Segue l’intervento della docente di religione del Liceo-Pedagogico E. Lussu - Barbara Pinna - che affronta il tema del dialogo tra Gesù e Maria. La Madonna è
mamma e le sue parole nel vangelo sono vitali, sono poche ma molto
significative. I suoi silenzi sono vitali anche più delle parole, ma dialoga
con Gesù in ogni istante perché nessuno deve sentirsi solo. Del resto il nome
“mamma” è il primo che impariamo a dire, è il primo che si usa spontaneamente
nei momenti di sofferenza. Occorre dialogare con tutti e non dare nulla di
scontato. Ogni mamma deve saper dire di “no” quando è necessario e deve
assumersi le proprie responsabilità, come fa Maria con Gesù. La scuola è luogo
di formazione e di svago, per ciò bisogna osservare i compagni e nessuno deve
essere lasciato solo, specialmente durante i momenti di difficoltà. La docente
cita infine il passo del vangelo in cui Gesù si reca al tempio di Gerusalemme e
viene ritrovato dopo 3 giorni in mezzo ai sapienti. Gesù si giustifica di
fronte ai genitori affermando di aver avuto il compito di occuparsi del Padre
suo. La Madonna quindi capisce e comprende ciò che ha fatto Gesù. Allo stesso
modo i genitori devono saper ascoltare i propri figli, comprenderli e studiare
insieme tutte le strategie per una crescita armoniosa ed equilibrata. Gli
adulti devono capire i ragazzi e i ragazzi devono saper ascoltare gli adulti.
Don Marco Statzu – Docente di
antropologia – Pontificia Facoltà Teologica
La famiglia:
risorsa e strumento nel processo di crescita. L’importanza della famiglia nell’educazione
dei ragazzi.
Con Don Marco Statzu – Docente di antropologia –
Pontificia Facoltà Teologica si è
approfondito il tema della famiglia come risorsa e strumento nel processo di
crescita. Oggi più che mai assume una notevole importanza la famiglia
nell’educazione dei ragazzi, anche se è notevolmente cambiata rispetto al
passato. Tra separazioni, divorzi e altri modelli spesso arrivano le crisi dei
componenti familiari, ma l’importante è essere se stessi e sapersi accettare. Ognuno nasce con un dono...
perciò alla fine ognuno fa quello che è ed è bello condividerlo con chi si ha accanto. Bisogna, prosegue il docente,
accettare e vivere i rapporti con chi si vive. C’era una volta lo stereotipo
‘famiglia del Mulino Bianco’, quello della pubblicità, ora più che mai occorre
ripensare al ruolo delle persone e in particolare alle persone che fanno un
percorso di vita: si nasce, si diventa bambini, adolescenti, adulti, anziani e
si muore. Alla base della nostra esistenza infine ci deve essere l’amore per se
stessi e per il prossimo. Amare se stessi significa conoscersi, imparare a capire chi siamo, di cosa abbiamo bisogno e
dove vogliamo andare, se vogliamo poi essere amati ed imparare ad amare gli altri.
Vincenzo Muntoni – Cultore di
storia locale
Genitori
e figli ai tempi dei nostri nonni
Con prof. Vincenzo si affronta il rapporto
tra genitori e figli ai tempi dei
nostri nonni. Ormai si è modificato il concetto di obbedienza e in passato non c’era molto spazio per il conflitto: il genitore
comandava e il figlio, volente o nolente, ubbidiva. Ora invece i genitori
apprezzano i figli che prendono posizione e discutono, che “ci sanno fare”
verbalmente. Se
attualmente c’è poca comunicazione tra le parti ciò è dovuto alle forme diverse
di dialogo. Le modifiche sono in atto da
30, 40 anni e sono cambiati in particolare i luoghi e le occasioni in cui ci si
conosce. Il dialogo era sempre presente in ogni casa, in chiesa e in
particolare nella strada. Con le nuove tecnologie, i tablet e gli smartphone
non esiste più il dialogo diretto ma occorre che ci si incontri tra generazioni
attraverso la costruzione di un modello ideale di crescita, un percorso in cui
ognuno ha la responsabilità del proprio compito. Occorre delineare le strategie per affrontare i conflitti con
i figli dalla più tenera età all'adolescenza e finchè si è adulti. Il compito
dei genitori e degli educatori è quindi quello di fare diventare i figli
autonomi, capaci di stare al mondo, di relazionarsi con gli altri.
I bambini e i ragazzi fanno il loro lavoro: diventano
grandi. Il compito dei genitori è aiutarli e accompagnarli in questo percorso.
Saluti finale
Dott. Carlo Tomasi -
Sindaco di San Gavino
La scuola al centro dell’educazione,
il luogo dove si cresce. L’impegno dell’amministrazione Comunale per fare la
SCUOLA BELLA al centro della comunità sangavinese.
Mons. Giovanni Dettori –
Vescovo della Diocesi di Ales Terralba
Considerazioni
e riflessioni conclusive. Confrontarci fa sempre bene – bisogna avere
sempre qualcuno con cui confidarci e dire tutto – Guai a stare da soli – I peccati scaduti! Quelli che hai sullo stomaco! Vi prego .. non conservate i veleni, cacciate via le tensioni. Non state mai soli. Eliminate al più presto le tensioni e siate sereni e allegri.
Conoscete la formula A + B – C?
Eccola... Allegria + Bontà - Cattiveria
E' necessario vivere da risorti.
1) non abbiate la morte dentro ed eliminate la tristezza;
2) abbiate sempre il buon umore e comunicate ciò che avete di più bello:
3) siate vivaci, originali, anche capricciosi, ma aiutate papà e mamma; dimenticavo..... anche i vostri professori e professoresse.
Conoscete la formula A + B – C?
Eccola... Allegria + Bontà - Cattiveria
E' necessario vivere da risorti.
1) non abbiate la morte dentro ed eliminate la tristezza;
2) abbiate sempre il buon umore e comunicate ciò che avete di più bello:
3) siate vivaci, originali, anche capricciosi, ma aiutate papà e mamma; dimenticavo..... anche i vostri professori e professoresse.
Il convegno termina con gli auguri di una Buona Pasqua
per tutti da parte di Monsignor Giovanni Dettori, del Sindaco Carlo Tomasi e
della Dirigente scolastica Susanna Onnis.
Buona
Pasqua e Pasquetta a tutti.