ScopriAmo Sardara
Ciceroni per un giorno
Per il secondo anno consecutivo gli alunni della Scuola Primaria di Sardara, negli ultimi giorni di scuola, hanno indossato le vesti di ciceroni per illustrare a genitori, parenti e visitatori le bellezze architettoniche locali.
I piccoli alunni delle classi prime, guidati dalle maestre Susanna, Rita, Annamaria, Patrizia e Cecilia hanno illustrato con dovizia di particolari e in modo molto coinvolgente la bellissima chiesa di Sant'Antonio da Padova risalente alla seconda metà del '600.
Contemporaneamente gli alunni delle classi seconde, diretti dalle maestre Angela, Maddalena, Cecilia e Antonietta, hanno guidato i visitatori alla scoperta della chiesa di San Gregorio, ascrivibile al primo quarto del XIV secolo, e fornito loro, attraverso la proiezione di slide, delle utili informazioni sul periodo dei Giudicati.
9 giugno 2016
Gli alunni della classe terza, coadiuvati dalle maestre Rosanna e Patrizia, hanno allietato i visitatori con una coinvolgente illustrazione del sito archeologico di Santa Anastasìa, evidenziato l'importanza di conoscere la storia e soprattutto le nostre radici.
Nel frattempo gli alunni delle classi quarte, guidati dalle maestre Iole, Graziella e Antonietta, con professionalità e grande impegno hanno guidato i presenti alla scoperta della chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta, edificata agli inizi del '600, corredando le informazioni con una bellissima videoproiezione di immagini.
10 giugno 2016
La manifestazione è terminata con gli alunni delle classi quinte, guidati dai maestri Gianluigi, Franca, Monica e Rita che hanno messo in
scena la commedia: Is perdas nostas. Questa rappresentazione teatrale ha preso
spunto dal lavoro svolto presso il locale
sito archeologico di Santa Anastasìa in occasione della manifestazione “Monumenti
aperti” , dove gli alunni hanno svolto il servizio guida che li ha sicuramente
gratificati.
Il sito è stato il pretesto per raccontare in modo diverso
delle vicende che ovviamente sono il frutto della fantasia, anche se i vari
riferimenti ai personaggi citati, al territorio ed ad alcuni avvenimenti
descritti, sono da leggere in modo ironico e divertente, oltre che “storicamente scorretto”.